Gravidanza e allattamento

Alimentazione in gravidanza e allattamento

Dott. Vergani - Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Alimentazione in gravidanza

La gravidanza, occorre subito precisare, non è uno stato di malattia, ma una condizione del tutto fisiologica che, se affrontata correttamente, porterà alla nascita di un neonato sano, in perfetta forma e alla piena felicità della neo-mamma.

In primo luogo dobbiamo fuggire dalla falsa credenza che in gravidanza occorra mangiare per 2 persone, al contrario essa rappresenta proprio l’occasione ideale per indurci a mangiare 2 volte meglio!

L’Autorità Europea sulla Sicurezza Alimentare ha fissato i fabbisogni in più, rispetto alla donna non in gravidanza rispettivamente:

  • Primo Trimestre = + 70 Chilocalorie
  • Secondo Trimestre = + 250 Chilocalorie
  • Terzo Trimestre = + 500 Chilocalorie



In alcuni casi di inizio gravidanza, il peso corporeo può essere addirittura stabile, a causa di nausea e vomito che possono inizialmente comparire e interferire con una alimentazione giusta ed equilibrata. Alcuni cibi possono peggiorare questa fastidiosa sintomatologia, mentre ci sono alcune accortezze ed abbinamenti che possono aiutare la donna a superare più facilmente questa fase di nausee gravidiche.

Nelle fasi successive di gravidanza è importante monitorizzare attentamente l’andamento del peso corporeo, in modo da non giungere al parto con rischio maggiore, a causa di un feto troppo grande. L’aumento di peso corporeo in eccesso, in gravidanza, correla anche con maggior rischio di comparsa di diabete gestazionale, ipertensione, ritenzione idrica agli arti inferiori, per cui è buona norma controllare in modo attento ogni presa di cibo nell’arco della giornata.

In gravidanza è meglio distribuire i pasti in 5 somministrazioni quotidiane:

  1. Prima colazione
  2. Spuntino mattutino
  3. Pranzo
  4. Merenda
  5. Cena


Ricordiamo alla donna in gravidanza l’importanza di fare la prima colazione, in quanto si arriva da molte ore notturne senza assunzione di cibi ed occorre dare una giusta carica energetica alla futura mamma, per poter intraprendere proficuamente la giornata.

L’alimentazione in gravidanza deve salvaguardare la futura mamma da rischi concreti, conviene evitare le carni crude, per il rischio di trasmissione di zoonosi. Controindicate le uova crude e le verdure crude se non abbiamo la possibilità di lavarle molto accuratamente anche con aggiunta di bicarbonato.

L’alimentazione equilibrata, con presenza di pasta, riso, legumi, carni magre, pesce, uovo cotto, formaggi freschi, parmigiano, latte, yogurt, olio di oliva extra-vergine, assicura di per se una buona base nutrizionale in grado di supportare le esigenze della futura mamma.

Quale doverosa precauzione, in gravidanza è utile la supplementazione con folati e vit. B12, mentre solo nel caso di gravidanza problematica o in presenza di carenza di assunzione di alcuni gruppi alimentari essenziali è possibile pensare all’assunzione di integratori di nutrienti, vitamine e sali minerali.

La distensione progressiva dell’utero, specie nelle prime fasi della gravidanza, quando esso non ha ancora assunto la posizione definitiva in addome, rende consigliabile mangiare molto lentamente, per dare modo allo stomaco di distendersi in maniera fisiologica, senza creare reflusso e fastidioso bruciore.

Per coloro che non amano la carne, in gravidanza, è possibile assumere pesce, evitando i grandi pesci predatori, maggiormente a rischio di concentrare sostanze nocive quali mercurio e metalli pesanti. Un diversivo alla carne, in grado di fornire proteine di ottimo valore biologico è la soia, facile da preparare, ricorrendo a bistecche, cotolette od hamburger di soia surgelati e già pronti da essere cotti al forno.

Ricordiamo infine un nutriente che non deve assolutamente mancare in gravidanza: l’acqua, in piccole prese successive, nel corso della giornata e non concentrata solo a pasto, in modo da assicurare una corretta funzionalità renale lungo tutto l’arco della gravidanza.

La collaborazione scientifica tra il Medico Specialista Ostetrico Ginecologo e il Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione consente di seguire congiuntamente la futura mamma, durante l’intero svolgimento della gravidanza, assicurando tutti i principi nutritivi essenziali, evitando eccessi di chilocalorie e correggendo ai primi segni di comparsa, ogni tendenza all’aumento dei valori glicemici, pressori, di colesterolo e trigliceridi, ogni eventuale carenza nutrizionale, con ottimizzazione della crescita fetale e minimizzazione del rischio di parto al termine della gravidanza.

Alimentazione durante l'allattamento

La fase di allattamento non assicura soltanto il nutrimento al bambino mediante l’alimento ”perfetto per la sua crescita”, il latte materno, ma consente anche di instaurare un rapporto tutto speciale tra mamma e neonato. Nelle prime fasi non si forma ancora il latte e si parla di “colostro” che, nonostante la scarsa quantità prodotta dalla nutrice, si dimostra un alimento in grado di apportare principi nutritivi e difensivi al nuovo nato.

Quando poi l’allattamento è iniziato, spesso la nutrice vive con apprensione la sua alimentazione, essendo spesso disorientata “da tanti sentito dire”, tesi a millantare che questo o quell’alimento assicurino latte abbondante e di buona qualità per il neonato.

L’ alimentazione equilibrata in nutrienti è la soluzione ideale per consentire alla mamma di proseguire nel tempo l’allattamento senza correre rischi di carenze nutrizionali importanti. Se la nutrice è in buona salute non vi è alcuna ragione scientifica di escludere la pasta, il riso, pane e cereali dalla dieta abituale, accompagnati da carne bianca o rossa, privilegiando i tagli scelti più magri. Il pesce consentirà, oltre all’apporto prezioso di proteine, di approvvigionare la mamma di acidi grassi omega-3 utili per la circolazione sanguigna. Latte, yogurt, formaggi freschi, saranno in grado, se equilibratamente presenti nella dieta, di assicurare un buon calcio alla nutrice. Frutta e verdura fresca dovranno essere consumate in più porzioni giornaliere, facendo attenzione a non eccedere con l’olio di condimento e privilegiando l’olio di oliva extra-vergine aggiunto a crudo sui cibi.

Una certa cautela occorre invece avere nei confronti di alcuni alimenti che possono passare nel latte e risultare di gusto sgradevole per il neonato, che potrebbe per questo motivo, rifiutare la poppata: si tratta di aglio, asparagi, cavolfiori, carne di cavallo, cipolla, peperoni, curry, preparazioni affumicate e in particolare pesce affumicato.

Alcune mamme riferiscono che il loro neonato tollera bene alcuni o tutti questi cibi che, in teoria, dovrebbero essere controindicati, durante la fase di allattamento, a volte grazie all’accortezza della nutrice, che ne assume quantitativi progressivamente crescenti, in modo da far abituare il bambino ai nuovi sapori.

Di grande importante è che la nutrice provveda a controllare il proprio peso corporeo nel tempo, in modo da non mangiare in eccesso e aumentare la propria massa grassa, proprio in un momento importate per la salute del binomio mamma-bambino, quale la fase di allattamento, che dovrebbe da un lato assicurare un latte davvero nutriente, ma anche consentire alla mamma di rientrare gradualmente nel peso forma che aveva prima dell’inizio della gravidanza.

STUDIO DIETOLOGICO DR. ROBERTO VERGANI


Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Via XXIX Maggio 34/a – 20025 – Legnano (Mi)


Per poter dedicare la migliore attenzione possibile ai problemi nutrizionali di ogni paziente, si riceve su appuntamento.

Chiama ora!
Share by: